Negli ultimi anni, il mercato della logistica in Italia ha registrato una crescita costante. Nonostante le sfide che il settore ha dovuto affrontare, secondo i dati presentati dall’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano, dopo aver raggiunto circa 100 miliardi di euro nel 2021 (+16,8%) e 106 miliardi del 2022 (+6,4%), nel 2023 il fatturato della Contract Logistics in Italia continuerà la sua crescita, raggiungendo 112 miliardi di euro (+5,5%).

AAA lavoratori cercasi

Il settore si è dimostrato strategico per l’economia del Paese, ma lamenta una carenza di personale qualificato che potrebbe costituire una minaccia per la competitività delle imprese italiane nel mercato globale, poiché limita la loro capacità di fornire servizi di alta qualità e di innovare Sono almeno 60.000 i posti di lavoro disponibili: autisti, ma anche professionisti IT, addetti al controllo qualità, impiegati ufficio acquisti, responsabili di magazzino, solo per citarne alcuni, ruoli ben remunerati che offrono possibilità di crescita professionale e formazione continua. La situazione è resa ancora più difficile dalla scarsa partecipazione femminile, infatti solo il 20,4% dei lavoratori del settore è rappresentato da donne.

Un’opportunità per i giovani

Come agire quindi per colmare il gap e rendere più attrattivi le professioni della logistica? Se, da una parte, le imprese del settore devono fare uno sforzo maggiore per promuovere il valore del lavoro nella logistica e fornire prospettive di carriera interessanti per attirare nuovi talenti, dall’altra è necessario un approccio integrato che coinvolga aziende, lavoratori e istituzioni per sviluppare programmi formativi adeguati per preparare i giovani alle sfide della logistica moderna e promuovere il valore del lavoro nel settore.

Il tema della formazione è anche uno dei pilastri del progetto di Transpotec Logitec. Anche la prossima edizione, in collaborazione con media e associazioni di settore, offrirà iniziative finalizzate al coinvolgimento dei giovani e all’aggiornamento professionale, alternando momenti più istituzionali a pillole formative mirate.